Sciroppo di sambuco. La ricetta originale
a ricetta originale dello sciroppo di sambuco (Sambucus nigra L.) mi è stata data quando avevo 9 anni da Floria, mamma di una mia cara amica.
È stato amore a primo sorso! Dissetante, fresco e floreale, lo sciroppo di sambuco è un vero must delle zone montane. Ma c’è un ma.
“Bisogna avere la ricetta giusta.
E questa ti assicuro lo è.”
Facile e veloce, assicurati solo di raccogliere i fiori di sambuco al massimo della fioritura e lontano da possibili fonti di inquinamento.
Per ottenere un buon sciroppo di sambuco, i fiori devono essere al loro momento balsamico. Devono essere quindi di un bianco vivace, con qualche fiorellino ancora in boccio, un profumo frizzante e tanto polline da farti diventare le mani gialle.
Fiori di sambuco. Le PROPRIETÀ
Veniamo a noi…
Pochi conoscono il Sambucus nigra per le sue proprietà. I più lo conoscono per il gradevole sciroppo di sambuco.
Eppure il sambuco, arbusto originariamente localizzato in collina e media altura, possiede note proprietà medicinali conosciute e applicate dalla gente di montagna.
I fiori costituiscono una droga diuretica e sudorifera tra le più interessanti, oltre ad essere considerato un buon rimedio naturale nel combattere raffreddori e influenza durante il periodo invernale.
Così scrive il Dott. Piergiorgio Chiereghin nel suo testo “Farmacia Verde, manuale di fitoterapia”:
“Un tempo, specialmente tra le popolazioni di montagna dove il sambuco vegeta abbondante […] , si era soliti polverizzare i fiori secchi di sambuco in mortaio e ponendo una presa di polvere nelle narici come si fa con il tabacco da fiuto.”
Sciroppo di sambuco. La RICETTA ORIGINALE
INGREDIENTI
– 1,5 litri di acqua
– 20 fiori di sambuco
– limoni biologici a rondelle
– 50gr di acido citrico (lo trovi in farmacia)
– 2 kg zucchero di canna semintegrale
– 1 pentola spaziosa
– 1 garza per filtrare
– bottiglie per l’invasettamento con coperchio a vite (tipo Bormioli)
– 1 imbuto
PROCEDIMENTO
Aiutandoti con le forbici, togli il gambo e le principali parti verdi dei fiori di sambuco.
Metti l’acqua in una pentola e aggiungi i fiori di sambuco assieme ai limoni tagliati a rondelle e all’acido citrico.
Lascia riposare il tutto per 36 ore girando con un mestolo un paio di volte al giorno.
Filtra il liquido così ottenuto con una garza e strizza i fiori in modo da estrarre il massimo del sapore raccolto.
A questo punto trasferisci il tutto in una pentola, aggiungi lo zucchero e scalda il composto in modo da sciogliere completamente lo zucchero.
Aiutandoti con un imbuto invasetta il tuo sciroppo di sambuco in bottiglie di vetro con tappo a vite.
Per evitare qualsiasi tipo di fermentazione inadeguata, ti consiglio di pastorizzare le tue bottiglie di sciroppo in acqua bollente per 15 minuti.
Attenzione
Per mantenere il gusto intatto dello sciroppo di fiori di sambuco, noi personalmente non lo ultra-filtriamo.
Facciamo un’unica filtrazione per eliminare ogni residuo indesiderato.
I pollini delle piante però permangono, con la possibilità di creare un leggero deposito sul fondo della bottiglia.
Preferisco agitare un attimo la bottiglia prima dell’uso e avere uno sciroppo ricco di sapore, piuttosto che uno perfettamente limpido e insipido!
Sciroppo di sambuco: COME USARLO
La modalità più conosciuta di utilizzo dello sciroppo di sambuco è in aggiunta ad acqua naturale o leggermente frizzante. L’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio e uno spicchio di limone renderà la vostra bevanda analcolica ancora più piacevole. Che dose di sciroppo diluire in acqua? Questo dipende molto dal tuo gusto personale.
Inizia provando una proporzione di 1 parte di sciroppo di sambuco su 4 parti di acqua. In questo modo ti potrai regolare le volte successive in base alla tua preferenza.
Puoi utilizzare lo sciroppo di sambuco anche caldo in tisana durante il periodo invernale. Ti ricorderà la stagione primaverile, facendoti inevitabilmente tornare il sorriso.
Se vuoi fare bella figura con i tuoi amici e preparare un aperitivo selvatico, ti consiglio di provare la ricetta del Cocktail Hugo. Si tratta di un aperitivo tipico delle zone alpine che farà impazzire i tuoi ospiti.
Prova la ricetta del Cocktail Hugo con il nostro sciroppo di base di fiori alpini: sambuco, tiglio selvatico e salvia dei prati.
Il suo nome è un omaggio alla tipologia di raccolta che lo contraddistingue.
Lo abbiamo chiamato: NOMADE.
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BIBLIOGRAFIA
– F. BETTIOL e F.F. VINCIERI, “Manuale delle preparazioni erboristiche”, Tecniche Nuove Ed., Milano 2017.
– E. CAMPANINI, “Dizionario di fitoterapia e piante medicinali”, Tecniche Nuove Ed., Milano 2015.
– P. CHIEREGHIN, “Farmacia verde. Manuale di fitoterapia”, Edagricole Ed., Bologna 2011.
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ATTENZIONE – La raccolta di erbe spontanee e altri prodotti selvatici richiede molta attenzione. Le informazioni riportate in questo sito sono a mero scopo illustrativo e non sostituiscono in nessun modo il parere medico. Gli autori declinano pertanto ogni tipo di responsabilità sulla raccolta e l’utilizzo di piante selvatiche a scopo curativo, cosmetico o alimentare. Ti invitano inoltre a documentarti e rivolgerti a persone qualificate.
Dru
Some really nice and useful information on this site, as well I believe the design and style contains great features. Dru
Cristina
Grazie! Gentilmente può specificare quanti limoni servirebbero?
Alberto
Cara Cristina,
io generalmente utilizzo 4-5 limoni, ma il piacere per gusto più o meno asprognolo è molto soggettivo 🙂
Un caro saluto. Elisa